Daunia

Alla Daunia gli va concesso un pregio: sa ripetersi. Come lui nessuno.

E quindi anche quest’anno dopo una campagna acquisti finalmente decente, un inizio positivo, dopo un pò si scioglie come merda al sole.

Non ha giovato, ma guarda un pò, la acquisita cittadinanza lucchese e la fusione con i Bulldog Lucca.

Se escludiamo alcuni acquisti come Caldara, l’integrazione dei Giaccherini e poco altro, tutto il resto va valutato nella stagione incostante di Mertens (non più rinascimentale ricordiamo), che dopo un grande inizio ha ingoiato le sospette pasticche sospette in lascito da DS Monco.

La davanti, se escludiamo il comandante Mia Zapata, una roba da guinness: cuore matto Shick, lo zozzone di Theraeau, l’anonimo Falcinelli (scarto del Sarti) non danno scampo. A questo aggiungiamoci il quasi sistematico giocare in 9 grazie ai difensori brasiliani Mbaye, Calabria, Bruno Conti, grappa Molinaro, pugile Rosi e tomino Tomovic: il dado è tratto. Ed ecco che da possibile secondo il classifica naviga invece sempre tra la penultima e terzultima posizione per il resto dell’anno.

Manco uno dei portieri meno battuti – e più sopravvalutati – lo ha aiutato.

Delusione totale. E Lucca merda.

 

Voto: 4