La stagione di Albione

Sicuramente Albione è stato il grande protagonista, la vera sorpresa. Dopo l’inizio convincente, il nostro perfido Albione d’oltre manica col manico ha visto un periodo nero pazzesco e ha dovuto far fronte ad una sfortuna cronica: i pezzi pregiati del mercato che mano a mano di buttavano in Arno con una pietra legata al collo.

Nell’ordine, il sempre affidabile Maurizio Pjaca veniva arrestato per furto di rame all’ipercooppe. Maurizio Cutrone appariva e scompariva come una dea greca; Defrel decideva di giocare a GTA V in corso De Stefanis a Genova con un tasso alcolico più elevato di Malesani al Vinitaly. Vrsaljko giace in reparto grandi ustionati dal sabato al venerdì. Il signor Bonaventura regala il suo ginocchio ad un invalido di guerra. Zonzi, più lento di Montolivo sul lettino di ospedale. Pastore sardo dopo un paio di goal memorabili all’inizio (motivo del suo acquisto), si lascia morire.

In più il grosso problema del portiere della Roma. Morten Olsen meno affidabile di Pagotto quando lo beccarono con la cannabis al Perugia.

E infine il sergente Savic: una nullità per 3/4 di campionato. Poi anche lui decide di levarsi le pantofole e cominciare a segnare.

Ma da qui la svolta: una sapiente campagna di riparazione che ha portato ottimi risultati (grazie alla cessione di e ha permesso ad Albione di sciorinare un finale di campionato da record. Culminato con un clamoroso terzo posto (e che poteva anche essere 1° posto, salvo poi scatenare la 3a guerra mondiale nel Fantapazz). Un finale anche fortunato perché – cazzo – Lafont Arial 42px ha fatto cose notevoli, Defrel si è iscritto agli alcolisti anonimi ed è guarito, Merdens si è ripreso ornando quello di una volta, e porca madonna è venuta fuori tutta la super potenza della sua difesa: mazzanera Koulibaly che scaria doppiette peggio di Ronaldo, Iago Anna Falque e El Shaarawy che sfoderano goal e prestazioni senza precedenti. Un finale fortunato anche perchè subisce meno goal di tutti (62), e perchè Alberto Castagne e il sempre pacato Perisic decidono di fare il diavolo a quattro proprio quando contava.

Ottima la mossa Traore olèolè e quella Palomino alla livornese, mentre l’acquisto di un PierSilvio Pelliser  alle soglie della pensione non ha pagato.

Finisce terzo, manda in culo Theresa May e invade l’europa passando dallo stretto della Manica dichiarando guerra al vincitore Monco.

Stagione memorabile.

VOTO ALLA STAGIONE: 9